Industria, a dicembre salgono fatturato e ordinativi: i dati Istat

Buone notizie per il mondo imprenditoriale italiano, almeno per quanto riguarda l’estrema coda del 2020. A dirlo è l’Istat, che ha rilevato a dicembre dello scorso anno un andamento positivo sia per quanto riguarda il fatturato sia per quanto concerne gli ordinativi delle imprese di casa nostra. Nel dettaglio, per l’ultimo mese del 2020 si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,0%; nel quarto trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,8% rispetto a quello precedente. Anche gli ordinativi registrano a dicembre un incremento congiunturale (+1,7%) e nell’ultimo trimestre del 2020 aumentano del 2,6% rispetto a quello precedente. Insomma, un anno decisamente difficile si è chiuso con qualche segnale nel segno dell’ottimismo, grazie soprattutto alla buona tenuta del mercato interno e alle performance di alcune categorie di industrie, come quelle dell’energia.

Cresce il mercato interno, in flessione quello estero

Come spiega l’Istituto di Statistica, “La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi di una crescita del mercato interno (+2,0%) e di una contrazione di quello estero (-1,0%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette un sostenuto aumento delle commesse provenienti dal mercato interno (+6,5%) e un significativo calo di quelle provenienti dall’estero (-4,9%)”. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di dicembre 2019), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali dello 0,5%, con un incremento dell’1,7% sul mercato interno e un calo marcato su quello estero (-4,6%).

I settori industriali più dinamici

Ancora, riporta il rapporto, i raggruppamenti principali di industrie che a dicembre scorso anno fatto segnare i maggiori aumenti degli indici destagionalizzati del fatturato sono l’energia (+10,6%), i beni strumentali (+1,5%) e i beni di consumo (+0,6%); per i beni intermedi si rileva, invece, una flessione dello 0,6%.  Con riferimento al comparto manufatturiero, il settore dei mezzi di trasporto registra la crescita tendenziale più rilevante (+38,9%), seguito dall’industria metallurgica (+7,1%), mentre il comparto tessile e dell’abbigliamento e le raffinerie segnano le performance peggiori (rispettivamente -19,4% e -30,7%).

Ordinativi in salita su entrambi i mercati

In merito agli ordinativi, l’analisi dell’Istat prevede che “In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi cresce del 7,0%, con aumenti su entrambi i mercati (+7,8% quello interno e +5,8% quello estero). I maggiori incrementi si registrano nella metallurgia (+15,0%) e nell’industria dei macchinari e delle attrezzature (+12,6%), mentre i peggiori risultati si rilevano per le farmaceutiche (-5,8%) e per l’industria tessile e dell’abbigliamento (-12,6%)”.