Spreco alimentare: italiani consapevoli, ma non abbastanza

Babaco Market ha presentato i dati di una ricerca commissionata a BVA-Doxa sulle attitudini degli italiani verso lo spreco di cibo. Di fatto, il 66% consuma frutta fresca tutti i giorni, con una forte consapevolezza in merito al tema dello spreco alimentare globale. Il 96%, infatti, dichiara di averne una chiara percezione, ma solo il 43% ne conosce l’entità. L’esistenza di un divario tra conoscenza del fenomeno e comprensione della sua gravità è ulteriormente testimoniata dal fatto che un quarto degli italiani non è a conoscenza dell’impatto del fenomeno sul cambiamento climatico. Secondo le stime della FAO, a livello mondiale viene infatti perso o sprecato circa il 30% del cibo all’anno, causando il 10% delle emissioni di gas serra.

Abitudini di consumo e acquisto di frutta e verdura

Quanto ai criteri d’acquisto di frutta e verdura, la provenienza locale/italiana è il driver fondamentale per il 37%, seguito da prezzo conveniente (22%) e buon gusto (20%). Se si analizzano più da vicino le abitudini nei confronti del consumo di prodotti ortofrutticoli, il 46% del campione dichiara di sforzarsi di mangiare spesso frutta e verdura perché consapevole dei benefici per la salute. I dati sui luoghi di acquisto sottolineano, invece, un’apertura green verso canali meno tradizionali e più sostenibili. Infatti, circa il 19% usufruisce di siti/app specializzate nella vendita di prodotti ortofrutticoli almeno una volta al mese.

I buoni propositi si scontrano con la realtà

L’obiettivo dell’ONU di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030 è stato giudicato importante per quasi tutta la popolazione (97%), e l’88% lo reputa fondamentale. I buoni propositi si scontrano però con la realtà: solo 4 su 10 considerano certamente realizzabile l’obiettivo ONU e 1 su 5 crede che non sarà raggiunto.
In ambiente domestico, quasi un quarto ammette di sprecare cibo per scarsa attenzione, e nonostante la volontà generale sia quella di non buttare quasi mai nulla, il 57% ha riscontrato almeno un episodio di spreco alimentare domestico nell’ultimo mese. E a finire più spesso nel cestino sono verdura (47%), frutta (41%), pane fresco (29%), latticini (24%), cipolle, aglio e tuberi (22%).

Le azioni anti-spreco

Tra le maggiori cause dello spreco, la scarsa attenzione a consumare alimenti prima che scadano/si deteriorino (54%), una conservazione poco adeguata dei prodotti nei punti vendita (33%), l’acquisto di troppi alimenti (21%) o in formati troppo grandi (19%), e la tendenza a cucinare cibo in eccesso (9%). Al contrario, tra le principali azioni anti-spreco, il porzionamento e il congelamento del cibo (46%), dare priorità ai cibi prossimi alla scadenza (38%), acquistare prodotti durevoli/a lunga conservazione (37%), acquistare formati più piccoli (30%), l’adozione di un menu settimanale (25%) e l’acquisto su siti specializzati vs anti-spreco (8%). Positivo anche l’interesse per l’acquisto online di frutta e verdura esteticamente imperfetta, e in grado di supportare il Made in Italy: il 50% è molto attratto da questa possibilità.