Come e quando finirà la pandemia da Covid-19?

Da ormai oltre due anni il Covid-19 caratterizza la nostra vita e le nostre attività quotidiane, e tutti ci stiamo chiedendo quando usciremo in via definitiva da questa pandemia globale. Già a dicembre 2021, il sondaggio internazionale Ipsos condotto in 33 Paesi, ha esplorato le prospettive degli intervistati sul tanto agognato ritorno alla normalità post-Covid. Dall’inizio della pandemia, il team Public Affairs di Ipsos indaga infatti le opinioni degli italiani in merito all’emergenza Covid-19. In particolare, il livello di preoccupazione per le conseguenze, come e quando finirà la pandemia, il punto di vista sui vaccini e la campagna vaccinale, e le opinioni su Green Pass e Super Green Pass. E ora Ipsos ha pubblicato i risultati del 9° monitoraggio.

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Secondo l’ultima rilevazione, il 12% degli intervistati dichiara che la pandemia è praticamente finita (-1% rispetto al mese scorso), il 48% (+3%) ritiene che il Covid-19 con le giuste precauzioni non rappresenti più una minaccia, il 29% (-3%) si reputa invece ancora attento, sostenendo che il virus rappresenti tuttora una minaccia, nonostante se ne parli di meno. Invariata invece la quota di italiani, pari a poco più di uno su cinque, che oggi vive il Covid come una minaccia ‘elevata o molto elevata’ per sé o per i propri familiari. Calano però di qualche punto quanti si ritengono maggiormente tranquilli, e aumenta la quota di mancate risposte al sondaggio. Quanti ritengono che il peggio della pandemia sia definitivamente alle nostre spalle restano poco meno del 60% (58%, -1%), i più pessimisti (‘il peggio deve ancora arrivare’) sono fermi all’8% e aumentano di 5 punti le mancate risposte.

Dubbi in aumento sulla fine di ogni preoccupazione

Risale poi di qualche punto la previsione che nelle prossime settimane i contagi possano di nuovo tornare a crescere (44%, +4%), laddove il 39% (-8%) esclude l’eventualità, e anche in questo caso, aumentano le mancate risposte (17%, +4%). Dubbi in aumento anche riguardo all’orizzonte temporale in cui gli intervistati collocano in media la previsione della fine di ogni preoccupazione per il Covid-19. Sale infatti dall’11% al 20% la quota di mancate risposte: tra quanti si sbilanciano in una previsione diminuisce la media dei mesi indicati, tornando ai 16,2 mesi pronosticati ad aprile.

La pandemia oggi 

Scende inoltre di un paio di punti percentuali (15%) la quota di intervistati che dichiara di non conoscere nessuno che abbia contratto il virus in questi due anni e oltre di pandemia.
Ritenuta inevitabile da molti esperti virologi, gli intervistati continuano a dividersi tra quanti ritengono il mondo e l’Italia sufficientemente pronti ad affrontare una nuova pandemia e quanti, al contrario, sono pessimisti in proposito. Una quota che resta leggermente più alta rispetto agli ottimisti.