Felici da soli. Soprattutto a casa

Ma chi l’ha detto che per essere felici occorra essere in coppia o in famiglia? Statistiche a parte, che comunque rivelano che siamo sempre più una società di single, a tutti e a tutte potrebbe capitare dai ritrovarsi da soli. Senza un marito o una moglie, senza un compagno, con i figli che hanno intrapreso, giustamente, la loro vita indipendente. O semplicemente lontani dalle nostre abitudini per un trasferimento di lavoro o un’esperienza all’estero. Quindi? Nessuna paura di rimanere in compagnia di se stessi. Le tecniche per allontanare anche l’ultimo briciolo di malinconia funzionano, eccome. Anzi, la felicità è proprio qui, dentro le mura di casa.

Ambienti allegri e accoglienti innanzitutto

Sovente gli spazi troppo ampi amplificano la sensazione di solitudine. Quindi, se si può, conviene scegliere un nido più raccolto, più intimo, che non richieda troppa fatica nei lavori domestici e soprattutto da personalizzare come più ci piace. Largo poi al colore e ai complementi divertenti, capaci di portare il sole dal piano della cucina alla sala da pranzo con accessori di design.

Ai fornelli con passione

Il momento del pranzo o della cena, anche se non lo si condivide con un’altra persona, non deve certo essere all’insegna della tristezza. O peggio, un concentrato di junk food o un misero ripiego raffazzonato al take away sotto casa. Un piccolo lusso tutto personale diventa quello di fare la spesa comprando le cose che ci piacciono di più per poi prepararci i nostri migliori manicaretti. Anche la tavola, se possibile, dovrebbe essere ben apparecchiata: la regola d’oro per la felicità è coccolarsi un po’, godendo del bello e del buono quotidiano.

Fuori casa? Viva il tempo libero

Niente vincoli, niente obblighi, niente scadenze da rispettare. La vita da single ha anche tanti vantaggi. Allora, prendiamoceli a piene mani e approfittiamo di questo tempo da soli per regalarci quello che amiamo fare. Dalla palestra all’aperitivo con le amiche, dal cinema alla lettura dei libri accumulati sul comodino e non ancora aperti: il bello della libertà è proprio la possibilità di concedersi qualche piccolo lusso, in qualunque momento. Senza dover rendere conto a nessuno.

Carpe diem

Che si viva da soli o in coppia, a 20 anni come a 60 anni, bisogna pensare con positività non solo al presente, ma anche al futuro. Inutile, quindi, incupirsi immaginando scenari negativi che molto probabilmente nemmeno si verificheranno. Via libera, invece, a tutte quelle pratiche che fanno stare bene il corpo e la mente: una sana attività fisica, ad esempio, è un toccasana per il buonumore e rilascia nel nostro organismo una scarica di endorfine, gli ormoni della felicità. Meglio del cioccolato.

Pensa a te e per te

Cresciamo – soprattutto le ragazze, ahimè – con il desiderio di compiacere gli altri, di essere sempre all’altezza delle aspettative di chi ci sta intorno. Una fatica immane, spesso foriera di grandi frustrazioni. Un periodo di vita da soli, corto e lungo che sia, ci può liberare da questo loop. E’ il momento di vivere come si vuole, facendo quello che – davvero – ci rende felici, senza catene.