Google Maps compie 15 anni, prossima sfida l’indirizzo digitale

Lanciata l’8 febbraio 2005 Google Maps festeggia quest’anno il suo quindicesimo compleanno. Al suo attivo conta ormai un miliardo di utenti, oltre 220 paesi mappati nel mondo, il monitoraggio del traffico, le informazioni sul trasporto pubblico, le recensioni dei ristoranti, ma anche accuse di violazione della privacy. Dal giorno del suo lancio sui computer ora è approdata a milioni di smartphone, ed è diventata un terreno fertile per testare l’Intelligenza artificiale. Tra gli obiettivi futuri di Google Maps c’è infatti quello di dare un indirizzo digitale alle persone che non ne hanno uno fisico.

L’AI porta l’alta qualità nelle informazioni locali

L’AI “È una delle prossime frontiere di Maps – spiega Sundar Pichai, Ceo di Alphabet e di Google – con un indirizzo digitale miliardi di persone saranno in grado di accedere a servizi bancari e di emergenza, ricevere posta e consegne personali e aiutare le persone a sponsorizzare le proprie attività. È ancora all’inizio ma siamo entusiasti del potenziale”.

“Vi ricordate cosa erano le mappe quindici anni fa? – commenta Jen Fitzpatrick, Senior Vice President di Google Maps -. Mi torna alla mente un viaggio fatto in Europa con tutte quelle cartine enormi. Le principali scoperte nell’Intelligenza artificiale ci hanno aiutato a portare più rapidamente informazioni locali di alta qualità in più parti del mondo”, spiega l’ingegnere.

Con il 67% del mercato monopolizza il settore

Grazie all’apprendimento automatico sono stati tracciati i contorni degli edifici, come mai nei dieci anni precedenti, oppure sono stati riconosciuti i numeri di case e strade scritte a mano, come è accaduto in Nigeria, difficili da vedere anche per chi passa al volante. Forse è per questo che nel corso degli anni Google Maps ha praticamente monopolizzato il settore. Con una quota di mercato del 67%, è seguita a distanza da Waze, con il 12% (sempre di proprietà di Google), Apple Maps, con l’11%, e MapQuest (8%, dati The Manifest del 2018).

Non solo mappe e indicazioni stradali

Dal giorno della sua nascita Google Maps non offre più solo mappe o indicazioni stradali. In 15 anni sono state raccolte 170 milioni di immagini, tra cui il Monte Bianco, il parco Yosemite e la fioritura dei ciliegi a Tokyo. E tra le opzioni di Maps più suggestive c’è Earth, che attualmente offre oltre 36 milioni di miglia quadrate di immagini satellitari ad alta definizione, ma anche Street View, che offre viste panoramiche a 360 gradi di strade e luoghi, riporta Ansa.

Negli anni passati a mettere in difficoltà il popolare servizio sono state però le accuse di violazione della privacy da parte di chi è finito nell’app a sua insaputa.

Di recente, inoltre, l’artista Simon Weckert è riuscito a ingannarne gli algoritmi, portando 99 telefoni a spasso per le vie di Berlino, tutti con l’app avviata. L’alta concentrazione di telefoni e l’incedere lento ha fatto credere alle Mappe di Big G che le vie fossero intasate. E l’artista ha “caricato” l’esperimento-provocazione su YouTube.