Le aziende Controvento portano l’Italia fuori dalla crisi

In Italia le aziende che navigano Controvento nel settore manifatturiero sono il 6,5% del totale, generano il 10% dei ricavi e il 16% del valore aggiunto complessivo della manifattura in Italia. È quanto emerge dall’Osservatorio Controvento: le aziende che guidano il Paese, curato da Nomisma in collaborazione con CRIF e CRIBIS. Attraverso un’analisi aggregata sui bilanci di un campione di 75.000 società di capitali manifatturiere, l’Osservatorio evidenzia come il 6,5% del totale sia riuscita a garantire elevati parametri di competitività per crescita dei ricavi, marginalità industriale, creazione di valore aggiunto anche in un anno come il 2020, drammaticamente condizionato dalla pandemia e dal conseguente impatto sull’economia reale.

Imprese che investono di più

Le imprese Controvento negli ultimi cinque anni hanno investito quasi il doppio rispetto alle altre imprese manifatturiere italiane, e i ritorni su attivo e patrimonio netto si dimostrano mediamente 4 volte superiori alle imprese italiane. L’analisi sulla sostenibilità finanziaria delle imprese Controvento conferma dunque una maggiore solidità e una propensione all’investimento, nonché ottimi segnali prospettici: la percentuale di aziende Controvento con prospettive favorevoli, anche da un punto di vista creditizio, è superiore rispetto alla media italiana. Anche sotto il profilo della sostenibilità le aziende Controvento spiccano rispetto al resto della manifattura italiana: se all’interno del campione quasi due terzi delle imprese presentano un profilo ESG adeguato, questa percentuale scende a poco meno del 35% per l’universo delle aziende manifatturiere.

Per competere si può anche essere ‘piccoli’

La quota di medie imprese è aumentata di rilevanza all’interno del gruppo Controvento, sia per numero (+68%) sia per ricavi (+19%). Ciò significa che per competere si può anche essere ‘piccoli’, ma essere più strutturati aumenta le possibilità di rientrare fra i top player della competizione. L’irrobustimento dimensionale delle imprese Controvento è anche testimoniato dal dato di ricavi e dipendenti medi che si attestano rispettivamente a 15 milioni di euro e 46 addetti. L’Osservatorio certifica la crescente capacità di traino della componente Controvento rispetto all’andamento complessivo del sistema manifatturiero. Nonostante l’incidenza di questo gruppo di imprese rimanga la stessa sul totale aumenta il loro contributo nella generazione dei ricavi complessivi, dell’EBITDA, dei dipendenti e del Valore Aggiunto.

Localizzazione e settori vincenti

Il Nord-Est (Trentino, Veneto, FVG ed Emilia-Romagna) conferma la maggiore predisposizione a ospitare imprese Controvento. Ma le 5 regioni in cui si concentra gran parte dell’industria italiana vedono diminuire il loro peso sul totale. Tale dinamica si riscontra in maniera marcata all’interno del gruppo Controvento, dove Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana ospitano il 69,7% delle imprese e l’80,9% dei ricavi nel 2020. A livello settoriale i comparti che hanno accelerato la propria rilevanza tra le imprese Controvento. sono farmaceutica, packaging, produttori di cicli e motocicli, vetro e ceramica, gomma e materie plastiche.
Per evidenti ragioni collegate alla diffusione della pandemia, la farmaceutica è il settore che ha visto maggiormente aumentare la propria quota di Controvento, sia per numero di imprese (+246%) sia di ricavi (+175%).