Nel 2021 +20,9% per l’export italiano di arredamento e illuminazione 

Sul fronte delle esportazioni il macrosistema italiano arredamento e illuminazione cresce del +20,9% sul 2020, superando i livelli del 2019 con una variazione del +9,4%. Si tratta di un sistema che da solo pesa per quasi tre quarti delle vendite estere totali della filiera L-A, e nell’ultimo anno tutti i mercati principali sono caratterizzati da netti incrementi. Quanto ai paesi di destinazione, nel periodo che va da gennaio a novembre 2021, la Francia si conferma la prima destinazione, con un +25,1% sul 2020, e un fatturato alla produzione di 2 miliardi di euro nel 2021. La Francia è infatti uno sbocco commerciale che rimane promettente, dove il contract, nonostante fatichi a tornare alla normalità, trova uno dei principali hub mondiali. Sono alcuni dati rilasciati da FederlegnoArredo in occasione della presentazione della 60esima edizione del Salone del Mobile (dal 7 al 12 giugno 2022 a Milano).

I mercati di destinazione principali? Francia, Usa e Germania

Al secondo posto dei mercati di destinazione, gli Stati Uniti (+42,8% sul 2020, fatturato alla produzione 1 miliardo e 356 milioni di euro nel 2021), con andamenti particolarmente dinamici per i comparti camere da letto, imbottiti, materassi, complementi d’arredo, mobili e accessori bagno e illuminazione. Seguono Germania (+15,3% sul 2020), che registra andamenti positivi nelle esportazioni dei comparti area living e termo arredi, Regno Unito (+25,5% sul 2020) Svizzera (+18% sul 2020) e Cina (+28,9% sul 2020), in marcata crescita per i comparti vasche da bagno e chiusure doccia, imbottiti, camere da letto, pavimenti. La Russia passa invece dal +14,9 sul 2020 al -5,9 sul 2019.

Arredamento, +15,6%, arredobagno, +10,1%

Tra i sistemi più dinamici, l’arredamento (+15,6% sul 2019) e l’arredobagno (+10,1% sul 2019), entrambi con un andamento positivo sia per le vendite Italia sia per quelle estere. In linea con il sistema arredamento anche il comparto cucine (+12,2% sul 2019) che recupera sul 2020 e supera i livelli pre-pandemia, beneficiando più di altri delle condizioni positive sul mercato interno.
Parziale recupero anche per i comparti legati al non residenziale (uffici, arredamenti commerciali, hospitality) sebbene ancora sia lontano il ritorno alla normalità. 

Meno dinamici i comparti più connessi con il mondo contract

Anche nel 2021 si confermano meno dinamici i comparti più connessi con il mondo contract rispetto a quelli legati alla casa. Se l’andamento del sistema ufficio rispetto al 2020 è positivo (+20,0% il fatturato alla produzione), non sono tuttavia ancora recuperati i valori registrati nel 2019 (-4%) prima del periodo pandemico. A causa dell’export ancora rallentato, il sistema illuminazione si mantiene al di sotto dei livelli 2019. Bene invece le vendite sul mercato italiano, che tornano ai livelli pre-pandemia (+2,8%). A determinare l’entità della crescita del 2021 contribuisce anche l’effetto-prezzo. Per fronteggiare i maggiori costi di materie prime ed energia le imprese hanno dovuto ricorrere a un aumento dei listini, spesso affiancato alla riduzione della marginalità, e in misura minore, anche al ricorso all’autoproduzione energetica.