Assoinfluencer: arriva il primo sindacato di influencer e content creator italiani

Influencer e content creator rappresentano una nuova categoria imprenditoriale in ascesa, e capace di attrarre investimenti, ma ancora poco tutelata sul piano legale. Si tratta di un esercito di 350mila professionisti solo in Italia, per un valore di mercato di 280 milioni di euro nel 2021 (+15% rispetto al 2020), e 14 miliardi a livello globale. Assoinfluencer, nata da un’idea degli avvocati Jacopo Ierussi e Valentina Salonia, e inserita nell’elenco delle Associazioni Professionali del Ministero dello Sviluppo Economico, è la prima associazione italiana di categoria che ha l’obiettivo di supportare e regolamentare proprio le figure professionali di influencer e content creator italiani.

Una nuova figura professionale in continua evoluzione

L’associazione, che ha mosso i primi passi a livello istituzionale nel 2018, è il primo sindacato che rappresenta le diverse figure professionali riconoscibili come influencer e content creator: youtuber, podcaster, streamer, instagrammer e cyber atleti.
“Quella dell’influencer è una figura nuova e che cambia tanto rapidamente quanto il mondo dei media – spiega Jacopo Ierussi, founder e presidente di Assoinfluencer -. I creator possono essere artisti e imprenditori, atleti e divulgatori, ma sono sempre professionisti, capaci di produrre valore attraverso competenze e strumenti specifici. E in quanto professionisti, in un mercato ancora non regolato, ciò che fino a oggi è mancato è esattamente una realtà che ne tutelasse diritti e interessi: Assoinfluencer è nata proprio per rispondere a questa esigenza”.

Marketing e comunicazione nella digital economy

Con la nascita di Assoinfluencer per la prima volta i creator italiani sono stati rappresentati da un’associazione sindacale, a testimonianza del crescente riconoscimento della loro professionalità e del loro ruolo nel mondo della comunicazione e del marketing. Questo ambito della digital economy non solo non è ancora attenzionato da una legislazione specifica sia sul piano fiscale sia dei compensi, ma spesso vede i suoi attori scontare un quadro giuridico poco chiaro e trasparente, nella cui costruzione l’associazione mira a coinvolgerli. Networking, tutela legale e fiscale, formazione e divulgazione, difesa dei compensi e rappresentanza istituzionale: queste le principali aree di interesse del sindacato, che ha già messo a segno alcune vittorie.

L’obiettivo è arrivare a un Codice Ateco dedicato alla categoria

L’associazione si è impegnata per l’approvazione dell’emendamento che ha portato il Governo a riconoscere la figura del creatore di contenuti digitali. Di fatto, il primo passo delle istituzioni per lo sviluppo della Creator Economy italiana, riferisce Adnkronos. Non solo, Assoinfluencer ha anche promosso la categoria attraverso Confcommercio Professioni, partecipando a tavoli di lavoro come quello interistituzionale con l’Istat per la revisione della Classificazione Nace, la classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea.
L’obiettivo è arrivare a un Codice Ateco dedicato alla categoria, intervenendo nella consultazione in materia di concorrenza ai contratti collettivi, e facendo divulgazione giuridica e socio-economica sulla creator economy.