Il 58% degli italiani ha una “miniera” di vecchi telefoni cellulari nel cassetto

Ogni anno vengono lanciati almeno un centinaio di nuovi modelli di telefoni cellulari e tutti abbiamo visto le code davanti ai negozi per ottenere l’ultimo modello di quelli più  più rinomati e all’avanguardia. Siamo da tempo dipendenti dalla tecnologia e la domanda è: cosa succede ai vecchi dispositivi che abbiamo in tasca?
Il 58% degli italiani ha ammesso di avere una miniera di telefoni cellulari nel cassetto, riporta Ansa. Non li buttiamo via, li accumuliamo “per ricordo” o li teniamo “di scorta”, ma anche perché non sappiamo come smaltirli correttamente. Questo trend emerge da un’indagine condotta dalla società francese CertiDeal, specializzata in dispositivi elettronici usati e ricondizionati, ovvero riportati a nuova vita come se fossero nuovi di zecca. Gli italiani hanno difficoltà a separarsi dal vecchio smartphone, solo il 15% degli intervistati lo regala ad amici, figli o parenti, mentre il 9% lo rivende. Il rapporto attesta che solo nel 2022 sono stati accumulati complessivamente oltre 5 miliardi di cellulari dismessi su un totale di 16 miliardi. Se fossero tutti impilati l’uno sopra l’altro, creerebbero una colonna alta 50.000 chilometri.

Il tech decluttering

È necessario aprire quei cassetti e fare un “tech decluttering”, cioè fare pulizia proprio come si fa con il contenuto degli armadi all’inizio della bella stagione. “In questo caso, il decluttering va oltre il semplice mettere in ordine perché si tratta di una decisione che non solo libera spazio in casa, ma fa bene anche alla mente e all’ambiente”, spiegano gli analisti di CertiDeal, fornendo alcuni consigli pratici per farlo. Si consiglia di aprire i cassetti e mettere insieme tutti i dispositivi, compresi gli accessori, per selezionare quelli funzionanti e ancora in uso rispetto a quelli non funzionanti. Tra quelli che ancora funzionano, perché non pensarci per un possibile riciclaggio? Potrebbero essere utili a qualcuno che conosciamo, oppure possono essere smontati e offerti a un rivenditore. Se sono “morti”, devono essere trattati come “rifiuti speciali” portandoli nei punti di raccolta Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) o in un centro di raccolta ecologica comunale attrezzato per lo smaltimento dei Raee. Possono anche essere consegnati a un negozio di elettronica, che è obbligato a ritirare i vecchi apparecchi.

In Italia il mercato dei telefoni cellulari usati è sotto la media europa

Al fine di interrompere il consumo sfrenato di cellulari (che sembrano tarati per durare al massimo 5-7 anni) e quindi l’accumulo mostruoso di spazzatura elettronica inquinante, il mercato dei telefoni usati e ricondizionati, cioè garantiti come performance e qualità pari al nuovo ma a prezzi più vantaggiosi, sta crescendo di mese in mese.
Sebbene il mercato dei telefoni cellulari usati stia crescendo in Italia, siamo ancora al di sotto della media europea. Deloitte attesta che nel nostro paese il mercato è ancora agli inizi e solo il 3% degli smartphone usati viene venduto a aziende specializzate nel riciclo e solo il 2% viene rivenduto o scambiato. In Germania, l’11% dei telefoni cellulari viene riciclato e nel Regno Unito il 16%, mentre in Francia circa il 6%. 

Economia circolare? La conosce 1 italiano su 2

Una nuova ricerca condotta da SWG per il sito di rivendita di dispositivi usati Swappie rivela che, nonostante solo 1 italiano su 2 sia familiare con il concetto di economia circolare, l’82% dei cittadini riconosce il ruolo potenzialmente determinante dell’economia circolare per la tutela dell’ambiente quando gli vengono spiegati i suoi principi guida. Il 23% degli italiani guarda ai modelli di economia circolare, mentre il 59% sostiene che l’economia circolare non si diffonderà abbastanza da essere efficace.