Moda e lusso trainano gli acquisti on line degli italiani

Dalla pandemia in poi, alcuni comportamenti di acquisto sono diventati parte della nostra quotidianità. Il primo e più importante è sicuramente l’abitudine di effettuare acquisti on line. Tanto che la quota di italiani che fa shopping online ogni settimana si è stabilizzata al 47,1%, mantenendosi invariato rispetto all’anno precedente.

In questo contesto, però, fanno capolino nuove tendenze, come l’aumento degli acquisti di seconda mano e l’adozione dei servizi “buy now, pay later”, mentre diminuisce l’importanza degli acquisti di generi alimentari e dei servizi di comparazione prezzi. Sono alcune delle informazioni contenute nel report Digital 2024, pubblicato a febbraio da We Are Social in collaborazione con Meltwater.

Il fashion è la categoria “regina” dell’e-commerce

Tra le categorie del settore dell’e-commerce, la moda registra un aumento di spesa del 25,7%, seguita dai beni di lusso con un incremento del 21,4%. Crescono rispetto l’anno precedente anche gli acquisti online di articoli per la casa (+16,3%), arredamento (+18%) ed elettronica (+11,4%).

I film e i servizi TV in streaming rimangono i contenuti digitali più acquistati, amatissimi dal 40,3% degli utenti internet tra i 16 e i 64 anni. La musica in streaming si posiziona al secondo posto (17,3%), seguita dalle app mobile al terzo (9%). Quest’anno, gli e-book (8,5%) superano i mobile game (8,4%), forse influenzati dal successo di #booktok.

Il rapporto con i brand 

I motori di ricerca si confermano la principale fonte per scoprire nuovi brand, prodotti o servizi, con il 40,8% degli utenti internet italiani che li utilizza a tale scopo. La pubblicità in TV è al secondo posto con il 36,6%, mentre le raccomandazioni di amici e familiari guidano le scelte del 30,7% del campione. In particolare, cresce l’autorevolezza della pubblicità sui social: passa infatti dalla settima alla quinta posizione in classifica, con il 25,1% degli utenti italiani che la considera fondamentale per conoscere brand o servizi. Cresce anche il numero di persone che clicca su contenuti social sponsorizzati (+6,8%, 14,1%), mentre diminuisce di 2,5% chi clicca su banner di siti web (11,5%).

I motori di ricerca mantengono la loro leadership anche nell’approfondimento della conoscenza sui brand (59,1%), seguiti dai social network, siti di confronto prezzi e recensioni. 

Aumenta la spesa per la pubblicità digitale 

La spesa per la pubblicità digitale, inclusi search e social, cresce del 9,6%, superando i 6 miliardi di dollari. Gli investimenti annuali nelle attività pubblicitarie con influencer raggiungono i 340 milioni di dollari. Questa tendenza porta la quota della spesa pubblicitaria digitale totale quasi al 5,4%, con un incremento del 3,4% rispetto all’anno scorso.